Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA

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il FIGLIO dell'UOMO

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2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

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dai GIORNALI di OGGI

 

2009-03-13

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

Dal Sito Internet della BANCA D'ITALIA

http://www.bancaditalia.it/statistiche/indcamp/indimpser/bird/testo.htm;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

CORRIERE della SERA

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http://www.corriere.it

2009-03-13

 

 

REPUBBLICA

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2009-03-13

Il premier critica il segretario del Pd ("è un leader catto-comunista")

e la sua proposta di tassare i più abbienti: "E' una ricetta sbagliata"

Berlusconi boccia Franceschini

"La sua tassa è un'elemosina"

E ribadisce la sua intenzione di cambiare la Costituzione

Il segretario pd risponde: "E' un clerico-fascista"

Berlusconi boccia Franceschini "La sua tassa è un'elemosina"

Silvio Berlusconi

ROMA - "Un leader catto-comunista, imprevisto. Pensavo che ci fosse una preminenza della sinistra. Non è chiaro a quali principi voglia arrivare con questo catto-comunismo. Al Pd auguro di mettere radici solide e di diventare la controparte del Pdl: diventi un partito socialdemocratico". Così Silvio Berlusconi giudica Dario Franceschini (che a sua volta, in un'intervista all'Espresso, lo attacca duramente) e il Partito democratico. Criticando con forza l'idea del segretario di tassare i redditi più consistenti per aiutare i meno abbienti: "Non è con un'elemosina che si risolvono i problemi, è una ricetta sbagliata secondo la dottrina tradizionale dell'economia". E su questo arriva una risposta a stretto giro del segretario pd: "Mi rivolge una vecchia offesa che veniva utilizzata prima che io nascessi nei confronti dei cattolici progressisti. Tecnicamente lui è un clerico-fascista".

 

Dunque, secondo il premier, l'imposta sui guadagni dai 120 mila euro in su non è efficace. Il punto, avverte, non è su "chi può dare o meno. Anzi, chi può dare già compie opere sociali e donazioni che vanno oltre il 2%: io non faccio sapere nulla, ma la mia famiglia è molto attiva e fa molto, ad esempio, nella costruzione di ospedali e orfanotrofi".

Il presidente del Consiglio parla alla cerimonia del premio per Politico dell'anno, che gli viene assegnato dal quotidiano Il Riformista. E nell'occasione, affronta anche il tema della crisi: "Non si conosce la reale portata del disastro finanziario - spiega - ma quello che è certo è che bisogna dire no alla canzone catastrofista dei media". Anche perché, a suo giudizio, l'Italia "è particolarmente indicata ad uscirne prima rispetto agli altri Paesi grazie al fatto che gli italiani sono grandi risparmiatori, agli ammortizzatori sociali e alla solidità del sistema bancario".

Quanto al suo piano di liberalizzazione dell'edilizia, Berlusconi dice: "Domani abbiamo la discussione sul piano casa: siamo una coalizione, dobbiamo discutere con gli alleati. Comunque faremo un disegno di legge". "Anche se - aggiunge - credo che un decreto sarebbe più efficace".

Ancora, il premier rilancia la sua intenzione di modificare la Costituzione e i regolamenti parlamentari, e adombra l'obiettivo di trasformare la repubblica da parlamentare a presidenziale. "Viviamo con un sistema e un'architettura istituzionale - sostiene - che non è più in linea con i tempi. Quella decisione sacrosanta assunta dai padri costituenti veniva dopo un ventennio dittatoriale e c'era quindi la logica di voler assegnare alla Repubblica una forma non presidenziale ma parlamentare. Adesso noi dobbiamo per forza arrivare alla possibilità di decisioni più immediate e di percorsi piiù brevi per trasformare una decisione assunta responsabilmente in qualcosa di concreto".

(12 marzo 2009)

 

 

L'UNITA'

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2009-03-13

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-03-13

Berlusconi: "Franceschini è un catto-comunista"

12 marzo 2009

Dario Franceschini "è un leader catto-comunista" ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la consegna del premio Oscar alla politica

del Riformista. "Adesso il Pd ha un leader catto-comunista e questo - ha spiegato

- era qualcosa di previsto. Pensavo ci fosse una preminenza della sinistra e non del catto-comunismo, che ancora non ho ben chiaro a quali principi e tradizioni si riferisca".

Non si è fatta attendere la rispostra a distanza del leader Pd, che in serata, a margine del vertice del partito democratico in vista delle Europee, ha contrattaccato: "Tecnicamente lui è un clerico-fascista". E ha aggiunto parlando con i giornalisti: "Ho visto che Berlusconi mi ha definito un catto-comunista. È una vecchia offesa che veniva utilizzata prima che io nascessi nei confronti dei cattolici progressisti. Magari sarebbe utile che il suo consulente di storia del movimento cattolico gli spiegasse che lui, tecnicamente, è un clerico-fascista". E ancora: "se Berlusconi stravince alle europee, quello che potrà fare il giorno dopo è inimmaginabile", è la chiamata alle armi del segretario che sta mettendo a punto una doppia strategia, fatta di alleanze per le amministrative e di candidati forti per le europee.

Dopo la proposta di ieri del segretario del Pd Franceschini di tassare i redditi superiori a 120mila euro attraverso un'una tantum da destinare alle famiglie più povere, cresce quindi la polemica. "È una ricetta sbagliata secondo l'idea della dottrina tradizionale dell'economia liberale", ha detto Berlusconi. Anche perché tra le persone che godono di grandi ricchezze, "chi può fa azioni e compie opere sociali che vanno ben al di lá del 2% dell'Irpef. Io non faccio sapere nulla, ma la mia famiglia -osserva- è molto attiva nella costruzione di ospedali, orfanatrofi e altre opere".

"Viviamo la politica con un sistema ed una architettura che non sono più in linea con i tempi", ha poi aggiunto parlando della Costituzione. Berlusconi ha ricordato come "si veniva da un ventennio di dittatura ed ha vinto la logica non presidenziale, ma parlamentare. Ora, invece, i tempi sono tali per avere percorsi più brevi e decisioni più immediate". Sul ruolo del presidente del consiglio, il cavaliere ha invece aggiunto: "Il premier non ha poteri, se non la sua autorità e magari insieme a una forte maggioranza parlamentare. È un primus inter pares e può solo redigere l' ordine del giorno del Consiglio dei Ministri".

Questo - ha osservato ancora Berlusconi ricevendo l'Oscar come miglior politico dal quotidiano Il Riformista - lo fa bene Gianni Letta. A me dunque mi si accusa di avere un atteggiamento dittatoriale, ma in effetti io non ho nessun potere. Chi sta lì - dice ancora il premier riferendosi al suo ruolo - non ha una stanza dei bottoni, perché tutto deve passare attraverso il presidente della Repubblica e le Camere".

"Non ho mai parlato di presidenzialismo", ha assicurato poi il presidente del Consiglio. "Anche alla conferenza di fine anno quando mi chiesero se pensassi al presidenzialismo io ho risposto che non era un tema sul tavolo. È una cosa che magari si potrebbe fare, al limite nella seconda parte della legislatura, ma con l'accordo di tutti".

"È andata bene, molto bene. Tra i banchieri ho trovato grande serenità" ha poi aggiunto ha spiegato ai cronisti l'esito dell'incontro di ieri a cena a Villa Madama. Ma c'è un problema di credito? "Quando una banca - ha osservato il premier - fa un affidamento, deve valutare che questo affidamento sia sicuro perché in un momento difficile del mercato si chiede se sarà in grado di recuperare il credito. È chiaro che in questo momento c'è prudenza e proprio per questo motivo si deve diffondere fiducia". Il premier ha ribadito che "le banche devono fare le banche, i cittadini devono continuare con le loro abitudini e le imprese devono continuare a produrre. Le famiglie italiane non sono coinvolte in questa crisi, c'e semplicemente bisogno

di fiducia".

12 marzo 2009

 

 

 

 

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2009-02-01

 

http://www.avvenire.it

http://www.lastampa.it/redazione/default.asp

http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html

http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html

 

 

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2009-02-01

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1

http://www.ilgiornale.it/

http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html

 

 

 

 

 

 

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2009-02-01

 

http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp

http://www.gazzetta.it/

http://www.corrieredellosport.it/

http://www.wallstreetitalia.com/

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2009-02-01

http://www.panorama.it/

http://espresso.repubblica.it/

http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp

http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

 

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Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO

Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro

 

ISTAT

http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/prodind/20090210_00/

Indice della produzione industriale

Periodo di riferimento: Dicembre 2008

Diffuso il: 10 febbraio 2009

Prossimo comunicato: 18 marzo 2009

Nel mese di dicembre 2008, sulla base degli elementi finora disponibili,l'indice della produzione industriale con base 2000=100 è risultato pari a 75,6 con una diminuzione del 12,2 per cento rispetto a dicembre 2007, allorché risultò uguale a 86,1. Nella media dell’intero anno 2008 l’indice ha presentato una diminuzione del 4,3 per cento. L'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato in dicembre una diminuzione tendenziale del 14,3 per cento (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di dicembre 2007),mentre nella media del 2008 il medesimo indice ha segnato un calo del 4,3 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2007 (i giorni lavorativi sono stati 253 come nel 2007). L'indice della produzione industriale destagionalizzato è risultato pari a 84,9 con una diminuzione del 2,5 per cento rispetto a novembre 2008.

Si segnala che a partire dalla pubblicazione dei dati relativi al gennaio 2009 inizierà la diffusione dei nuovi indici della produzione industriale,espressi in base 2005 e calcolati utilizzando la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2007 (omologo italiano della NACE rev.2 europea). Contestualmente si procederà alla ricostruzione delle serie stori-che retrospettive che saranno rese disponibili nella banca dati ConIstat.

E’ da notare che il passaggio alla base di riferimento 2005 e alla NACE rev.2 per gli indicatori congiunturali avverrà in corrispondenza del dato di gennaio 2009 in tutti i paesi dell’Unione europea.

 

Ulteriori dati sono disponibili sulla banca dati CONISTAT